Si è concluso nel giugno 2013 il “Progetto abitare: STRANIERI E CASA”, co-finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno Italiano nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione 2011.
Il progetto è stato promosso da Cicsene in partenariato con la Città di Torino, Fondazione Don Mario Operti Onlus, Confcooperative Unione Provinciale di Torino, Consorzio Copea Società Cooperativa Edilizia, Stranaidea s.c.s Impresa Sociale Onlus, Consorzio Kairos s.c.s, Synergica s.c.s.
L’iniziativa ha inteso favorire l’accesso all’alloggio per i cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Italia (a Torino nello specifico) attraverso un sistema di servizi di informazione, orientamento ed accompagnamento a livello locale.
Principali risultati del progetto sono stati:
– Istituzione del “SISTEMA ABITARE TORINO e area metropolitana”, una rete di soggetti impegnati nella promozione dell’accesso all’alloggio secondo modalità condivise, certificate, assumendo comportamenti eticamente corretti, nel rispetto delle norme vigenti e della dignità umana, rete che si è dotata di un Coordinamento e di un Protocollo di intesa comune aperto a quanti anche in futuro scelgano di aderire sottoscrivendone le condizioni.
– Ideazione e produzione di un software di orientamento all’abitare, disponibile on line, capace di fornire orientamento abitativo semplice ed immediato a partire dall’immissione di alcuni dati relativi alle caratteristiche socio-economiche della persona interessata.
– Formazione – attraverso 2 cicli di incontri, ciascuno articolato in 5 appuntamenti – di 138 operatori rappresentativi di 60 enti diversi (Enti pubblici, Associazioni, Centro di Ascolto, Cooperative) referenti per l’immigrazione sul territorio in materia di integrazione abitativa.
– Realizzazione e stampa del manuale per operatori “Appunti di casa” e di 6 versioni linguistiche del corrispondente kit di accoglienza rivolto ai cittadini stranieri bisognosi di orientamento in materia abitativa.
– Accoglienza ed accompagnamento all’abitare di 390 cittadini stranieri e loro nuclei famigliari, attraverso l’adozione di procedure condivise e sperimentando formule di abitare innovative, definendo percorsi individualizzati di mediazione sociale finalizzati all’orientamento dei cittadini stranieri nella ricerca dell’alloggio, nello svolgimento delle pratiche amministrative e contrattuali e nell’adozione di un corretto approccio all’abitare sul territorio.
– Mobilitazione delle comunità etniche presenti sul territorio per il tramite di persone risorsa interne ad esse, le antenne multiculturali attivate dal progetto, portatori di istanze e snodi di comunicazione fondamentali per raggiungere capillarmente i cittadini stranieri presenti sul territorio.
– Modellizzazione di nuovi canali di accesso all’abitare sostenibile a partire dalla valorizzazione del patrimonio invenduto delle cooperative edilizie e l’interlocuzione con Fondi Immobiliari Etici locali.